Il risanamento continua…
Dopo l’avvenuto dissesto finanziario, nel nostro bel comune, sono ancora tanti i nodi da sciogliere nelle finanze. Primo fra tutti sicuramente “O carrozzone all’italiana” chiamato Ge.Se.Pu., che l’allora sindaco di centro-sinistra Cignoni pose in essere. Un bel problema, ma soprattutto un guaio da cui è quasi totalmente impossibile uscire visto il contratto trentennale, ma
… la soluzione al problema c’è,anzi sono addirittura due! Ma in quale modo?
Beh onestamente il centro-destra di Mentana, insieme al suo Sindaco, sono maturati in questi anni e hanno saputo anche cambiare alcune prospettive di veduta su delle tematiche nevralgiche per la vita del nostro comune. E’ proprio da qui, che troviamo le due soluzioni per risolvere il problema. Si è cambiato il punto di vista! “Cioè?”,vi starete chiedendo. E’ vero che “o carrozzone” ha trent’anni di contratto, ma i proprietari de “o carrozzone” chi sono? NOI! E’ questo il punto fondamentale della vicenda. Finalmente i due Sindaci delle due città (Mentana e Fontenuova) che detengono il 25,5% delle azioni ciascuno, hanno iniziato a comunicare facendo votare i patti parasociali (precise regole scritte che regolarizzano il comportamento di due soci all’interno di una società) nei rispettivi consigli comunali (N.B.: a Fontenuova la minoranza di centro-destra si è espressa a favore votando l’adozione di tali patti, nell’interesse della collettività, mentre a Mentana la minoranza di centro-sinistra ha fatto la sua classica opposizione sterile senza tener conto del bene dei cittadini) pur essendo di fazione politica opposta. A tal punto è giusto affermare che c’è stato il trionfo dei due soggetti principali di questa vicenda: i cittadini e la Ge.Se.Pu..
Perché anche della Ge.Se.Pu.? Perché finalmente il privato è tornato a gestire solo il 49% delle azioni e non più ad avere l’egemonia di un’intera s.p.a. creata con i nostri soldi, quindi torna alla luce la ragion d’essere dell’azienda: il comune e i cittadini devono essere innanzitutto proprietari e quindi gestori dell’azienda stessa, e solo poi suoi clienti.
Questo è il punto da cui ripartire. E da qui si hanno le due soluzioni: la prima è da proprietari, e consiste nel non escludere a priori la possibilità di lanciare finalmente Ge.Se.Pu. e farla tornare con buone attività di bilancio, lasciando però aperta l’alternativa della vendita o della chiusura dell’azienda; la seconda, da clienti, è quella di cercare di rinegoziare il contratto oppure di rescinderlo totalmente.
Questa possibilità di vedere la questione sotto due differenti punti di vista, finora è stato uno svantaggio perché l’amministratore delegato e il cda (coloro che prendono le decisioni) all’interno dell’azienda coincidevano con la parte privata, oggi invece con questa nuova consapevolezza delle nostre possibilità e del nostro peso all’interno dell’azienda e fiduciosi della durata eterna dei patti parasociali, possiamo rovesciare la situazione e prendere NOI come cittadini di Mentana e Fontenuova la decisione di che cosa fare di Ge.Se.Pu., tenendo bene a mente però il capitale investito inizialmente.
Certi dei nostri mezzi e con la speranza di non dover più ereditare simili oneri, figli del malgoverno delle amministrazioni precedenti, guardiamo con rinnovata consapevolezza al futuro.
Marco Piergotti
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