
Tolkien nasce in Sudafrica nel 1892, dove il padre viveva per lavoro. Pochi mesi dopo la nascita di John la madre decide di tornare in Inghilterra, dove il padre, purtroppo ammalatosi gravemente, non li raggiungerà mai.
L'infanzia fu molto difficile. Venne educato alla fede cattolica in un paese protestante e poco dopo perse anche la madre. Anni di collegi, allevato da Padre Francis, lo sprofondarono nella tristezza, ma allo steso tempo lo indirizzarono all'interesse per storie e fiabe.
Sembrerebbe facile attribuire il suo amore per le leggende alla voglia di fuggire alla solitudine. È più bello pensare invece che la TERRA DI MEZZO e tutte le sue storie lo abbiano salvato da un decadimento mentale che non lo colpirà mai.
Un senso del fantastico che anche tra le atrocità delle trincee della prima guerra mondiale gli consente di scrivere le prime storie e di elaborare addirittura la “lingua delle fate”, come scriverà ad Edith, sposata pochi mesi prima di partire.
Tornato a casa incolume, si laurea ed inizia ad insegnare.
Nel 1921 diventò docente di Lettere all'università di Leeds e continuò a scrivere e a perfezionare i suoi "racconti perduti" e il suo linguaggio inventato. È di questi anni la sua profonda amicizia con C.S. Lewis, autore delle Cronache di Narnia; insieme fondarono il circolo degli Inklings, di cui fu membro anche Charles Williams.
Fu soprattutto tra il 1920 ed il 1930 che scrisse e fece correre la sua fervida immaginazione. I suoi lavori si distinguevano in due categorie: le storie inventate per i suoi figli e le leggende e le mitologie del suo mondo.
Nel 1937 pubblica “LO HOBBIT”. È l'inizio di un ciclo ed un filone che lo avrebbero reso celebre in tutto il mondo.
Sull'onda del successo e spinto dal suo editore, prende tutto il materiale che aveva prodotto (aveva già cominciato fin dal 1917 a "costruire" la Terra di Mezzo, ovvero il mondo incantato in cui si svolgono tutte le avventure descritte), pubblica La Compagnia dell'Anello (1954), Le Due Torri (1955) e Il Ritorno del Re (1955), che furono poi riuniti nel 1956 in un unico libro, IL SIGNORE DEGLI ANELLI, scritto in una lingua molto ricercata che cerca di ricostruire la semplicità e la severità dell'inglese medievale.
Seguono “Le Avventure di Tom Bombadil (1962) ed il Silmarillion, opera iniziata nel 1917.
Grande amante della natura, trascorse gli ultimi anni della sua vita (dopo il suo ritiro avvenuto il 1969) nella città costiera di Bournemouth dove morì il 2 settembre del 1973, un anno dopo la morte di Edith. Sono sepolti insieme nel cimitero di Wolwercote, nei sobborghi di Oxford. Come segno di attaccamento alla sua opera decise di fare scolpire sulla lapide della moglie il nome Luthien e sulla sua il nome Beren, protagonisti della romantica storia del Silmarillion.
Il figlio Christopher pubblicherà, postumi, alcuni suoi scritti come i “Racconti Perduti”, i “Racconti Ritrovati” e i “Racconti Incompiuti”.
Ultimo, uscito a fine 2007, è “I Figli di Hurin”.
Maurizio Guccini
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